Il cappero è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina, ma come scegliere i migliori?
°Scegliere quelli di piccole dimensioni.
°Preferire i capperi IGP di Salina e della Sicilia, sono più ricchi di gusto e profumati.
Cosa evitare
• Grandi dimensioni del bocciolo vanno a scapito del sapore e del profumo.
• Prodotti di origine sconosciuta.
Come conservare
I capperi sotto sale si conservano a lungo; quelli sottaceto, una volta aperta la confezione, vanno conservati in frigorifero, dove durano anche più di 1 anno.
In cucina
E una delle piante aromatiche più usate nella cucina mediterranea: si abbina facilmente a carne, pesce lessato, salse, frittate e pizze.
È bene ricordare che i capperi vanno usati sempre a crudo, aggiungendoli alle preparazioni all’ultimo momento sia interi sia tritati: con la cottura, infatti, perdono aroma e dolcezza e acquistano un retrogusto amaro.
I capperi in salamoia e sott’aceto vanno sciacquati prima dell’uso, mentre quelli sotto sale vanno tenuti a bagno per 20 minuti circa, cambiando l’acqua un paio di volte, poi scolati e strizzati.
Bene a sapersi
Il cappero contiene flavonoidi con azione antiossidante e antinfiammatoria, capparirutina (un glucoside amaro con proprietà diuretiche), vitamine A, B1 e B2, acido pantotenico, acido ascorbico e pectine.
Stimola l’appetito e la digestione; i boccioli freschi del cappero sono diuretici e indicati in caso di cellulite, coupcrose e acne rosacea.
Preparare in casa i capperi sotto sale è molto semplice: basta alternare i capperi già mondati, lavati e asciugati, con strati di sale grosso all’interno di un vaso di vetro o di terracotta, terminando con uno strato di sale (1 kg di capperi per 1 kg di sale). A questo punto si chiude il vaso ermeticamente e lo si lascia in un luogo buio per circa 1 mese prima di consumarne il contenuto.