Il vero protagonista del rilancio in grande stile di questo nettare ambrato è Carlo Hauner, un bresciano giramondo di origine boema che negli anni ’70, innamorato delle Eolie, decise di stabilirsi a Salina per sempre.
Perché? Lui amava rispondere così, racconta il figlio che ha ereditato alla sua morte le redini dell’azienda: Salina in quegli anni era un paradiso, impossibile voltarle le spalle. Aveva solo un piccolo difetto: il vino era di gran lunga inferiore al territorio. Io ho solo cercato di aggiustare il tiro.
Nella sua cantina lavorano 20 persone, tecnologie all’avanguardia, ma anche zappa e piccone. In pochi anni la produzione è passata da 40.000 a 100 mila bottiglie. Produce il Malvasia delle Lipari.