Tra i piaceri da gustare almeno una volta nella vita non può mancare la Malvasia delle Lipari, nobile vino siciliano che nasce da un’antichissima tradizione radicata nelle Isole Eolie.
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Arrivano in questo periodo sui mercati, i capperi raccolti quest’estate e conservati per l’inverno. Io ne sono appassionato, perchè amo molto l’isola di Stromboli che di capperi è felicemente invasa.
Dopo aver raccolto capperi da maggio fino a tutto settembre, dopo averli messi sotto sale per conservarli per l’inverno, adesso non ci resta che dedicarci ai CUCUNCI ! I cucunci, sono i frutti del cappero e si raccolgono nel mese di agosto. Dopo la raccolta devono essere lavati, asciugati all’aria e messi in un contenitore coperti di sale […]
Il vero protagonista del rilancio in grande stile di questo nettare ambrato è Carlo Hauner, un bresciano giramondo di origine boema che negli anni ’70, innamorato delle Eolie, decise di stabilirsi a Salina per sempre.
Storico della Malvasia è il professore Marcello Saija docente di storia nella facoltà di scienze politiche dell’università di Messina. Ha dedicato tutti i suoi studi a ricostruire la storia di questo vitigno. Mi dispiace, ma i greci non c’entrano nulla.
L’ultimo imprenditore a scommettere su Salina è Giuseppe Tasca, produttore di Tasca d’Almerita. Lui giura di essere approdato qui per motivi sentimentali. Poi naturalmente oltre al cuore ci ha spinti una esigenza commerciale: nel nostro paniere mancava un vino dolce. L’obbiettivo è ambizioso: portare per il mondo la Malvasia delle Lipari.
Il cappero è una delle piante aromatiche più utilizzate in cucina, ma come scegliere i migliori?
Il cappero di Salina è un arbusto perenne, con numerosi fusti, flessuosi e glabri, con foglie alterne, intere, ovali molto arrotondate, di colore verde scuro, che a volte portano alla base del picciolo due piccole spine e i fiori sono grandi, vistosi.
Salina al tramonto ha i colori della Malvasia. Le case bianche sparse sopra tappeti di vigne ricamati da muretti filettati di capperi, si macchiano d’ambra e trattengono gli ultimi raggi di sole come topazi gettati sul tavolo verde da un bizzarro giocatore. Una tregua ai colori accesi dalla luce furiosa del giorno su fronde, vigne, […]
Una gustosa “cartolina” satura di sapori eoliani, a nostro parere tra i migliori souvenir di viaggio per conservare a lungo buoni ricordi e prolungare nel tempo le gioie del palato.